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«A chi si avvicina al nostro centro – racconta Nello Tonetto del Centro culturale Estrada di Treviso – propo- niamo l’Hatha Yoga, che permette un puntuale lavoro sul corpo, il respiro, la relazione con la mente. Si comincia la pratica con ginnastica psicofisica per attivare la muscolatura, la circolazio- ne, le energie, poi viene guidato in un rilassamento cosciente per accedere preparati alla pratica degli asana. Lo yoga non è però una pratica da pa- lestra, ma uno stile di vita che impli- ca una presa di responsabilità su sé stessi, la pratica di valori profondi, la maturazione di una certa visione di sé e del mondo, di una concezione dove tutto è collegato e ci si senta parte inscindibile del tutto. Per questo pro- poniamo anche la via degli otto pas- si di Patanjali: un cammino di ascesi che integra la pratica fisica con la co- noscenza e l’esercizio di valori umani
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Ananda in sanscrito significa “beatitudine”.
E come si raggiunge la bea- titudine? Semplice: attraverso il lavoro simultaneo su corpo, mente, anima. Ogni asana infatti produce degli ef- fetti sulle tre dimensioni dell’essere umano: rende più forte e più flessibi- le il fisico, rasserena la psiche, eleva la
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Yoghismo per migliorare sé stessi e il mondo
CENTRO CULTURALE ESTRADA
fondamentali. Il tutto come ci è stato tramandato da un lignaggio di mae- stri occidentali, il cui capostipite è il saggio francese Serge Raynaud de la Ferriere (1916-1962)».
Insieme alla pratica dello yoga che offre un veloce avanzamento sul sen- tiero dell’autoconsapevolezza, della migliore padronanza di sè, dell’au- toconoscenza e della comprensione della vita e delle sue leggi, il Centro Estrada rende disponibile una forma-
zione sulla cultura dell’alimentazione vegetariana/vegana, per i vantaggi che essa offre: rispetto per gli animali, migliore salute per l’uomo, aumento della capacità di gestire lo stress, eco- sostenibilità.
Chi poi ha l’interesse può approfon- dire la filosofia dello yoghismo e spe- rimentare altri tipi di yoga: il Karma yoga, lo yoga dell’azione che compor- ta il servizio disinteressato al del pros- simo; lo Jnana yoga, che persegue il raggiungimento dell’unione attraver- so la conoscenza e la contemplazione e, infine, il Raja yoga, la meditazione. «La nostra tradizione fa riferimento al movimento della Gran Fratellanza Uni-
versale, fondato da Serge Raynaud de la Ferriere – continua Nello Tonetto -. È un lignaggio la cui missione è rias- sunta nel nostro motto: “Spiritualizza- re sè stessi per spiritualizzare il mon- do”. L’obiettivo della nostra pratica è operare un cambiamento nello stile di vita, nella visione, nella relazione con gli altri, un cambiamento personale che porti a poco a poco ad un cam- biamento collettivo, ad un mondo mi- gliore, generato dalla consapevolezza risvegliata dell’unità che deriva dall’i- dentità con tutti».
Info: www.redgfu.it/centro-estrada Treviso
coscienza collegandola alla dimensio- ne superiore.
Le posizioni dell’Ananda Yoga sono le stesse dell’Hatha Yoga, gli asana clas- sici con piccolissime varianti, realizzati e mantenuti con i giusti allineamenti. Con in più, e in questo si differenzia dagli altri stili di yoga, le affermazioni. Bellissime, ispiranti, frutto della mente
Ananda Yoga: lo yoga della felicità
Fare yoga “in dolce attesa” e con il bebè
elevata di Swami Kryananda (1926- 2013), discepolo diretto del maestro Paramhansa Yogananda (1893-1952) e guida della comunità di Ananda Assisi, che ha voluto dare questo prezioso contributo all’antichissima scienza dello yoga.
«All’inizio può sembrare un po’ stra- no – spiega Michela Pillon, insegnan- te di Ananda Yoga di Sernaglia della Battaglia -. Poi, se si accoglie questa possibilità, le affermazioni recitate mentalmente aiutano ad esplicitare il significato profondo dell’asana e a renderlo più chiaro alla coscienza».
Un esempio? Vrikasana, l’albero. L’af- fermazione corrispondente è: “Sono calmo, sono sereno”. L’albero è infatti una posizione di radicamento e di cen- tratura, coinvolge soprattutto il primo chakra (punti energetici del corpo umano) e il quarto, quello del cuore: il piede è ben radicato a terra, perché all’albero, come a noi nella vita, serve un buon radicamento per porsi svilup- pare verso l’alto; l’equilibrio esteriore del corpo si riflette interiormente ed è rafforzato dall’affermazione.
Lo yoga fisico, gli asana, deve prepara- re il corpo per la meditazione, perché è nella meditazione dove si può spe- rimentare il contatto con la parte più intima di sè.
Ecco che il fine dell’Ananda Yoga è il
«Insieme al bimbo nasce anche una madre – spiega Sara Conte (Maitri), che tiene corsi di yoga per future e neo mamme in diversi centri della pro- vincia di Treviso -, e questo processo è facilitato se si entra in sintonia con il proprio corpo, se si accompagna i suoi cambiamenti e bisogni, se si sviluppa la consapevolezza del respiro, scio- gliendo le paure, usando il rilassamen- to e le visualizzazioni (lo Yoga Nidra e i Sankalpa) per rendere l’inconscio un potente alleato».
Lo yoga in gravidanza accompagna le gestanti a prepararsi con dolcezza al parto. Lavora con particolare attenzio- ne al pavimento pelvico e alla schiena, adegua ogni posizione a ciascuna fase della gravidanza, ed particolarmente efficace nel creare benessere emotivo e sollievo fisico.
«Esploriamo insieme diverse tecniche di respirazione (pranayama) e posi- zioni utili per attraversare il travaglio e il parto al meglio – continua Maitri -. Integrando gli asana (posture) con le tecniche naturali è possibile alleviare i
disturbi fisici tipici come la nausea, la stanchezza, il gonfiore alle gambe e ai piedi, e soprattutto per gestire l’umo- re e la paura».
Sara Conte tiene anche corsi di yoga post parto, che favoriscono il recupero sul piano fisico aiutando a vivere più serenamente la maternità, a combat- tere l’ansia e la stanchezza, e corsi “Mamy&Baby” per le neomamme che vogliano coinvolgere anche il loro pic- colo (dalle 6 settimane fino a quando gattona), imparando il massaggio in- fantile, la musica, le filastrocche.
Info: www.maitri.it Treviso - Conegliano San Donà di Piave
risveglio delle qualità dell’anima - la gioia, la pace, l’amore, la luce, la sag- gezza, il potere, il suono... - per ren- dere possibile l’esperienza meditativa.
È uno yoga per tutti, non elitario. Gli asana infatti vengono insegnati con varianti semplificate e avvalendosi di supporti per fare in modo che ciascu- no, a seconda della capacità fisica del momento, possa beneficiare di una pratica che ha nel benessere mentale e nell’elevazione della coscenza il suo fine primario.
Info: www.ananda.it Sernaglia della Battaglia - TV
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